07 NOVEMBRE
- SINALUNGA - BALATONFENIVES - BUDAPEST - JOZSEFVAROS
08 NOVEMBRE
- BELVAROS - LIPOTVAROS - ERZSEBETVAROS
09 NOVEMBRE - VAR
E IL CENTRO DI BUDA - RUDAS FURDO - FERANCVAROS
10 NOVEMBRE -
VAROSLIGET - SZECHENYI FURDO
11 NOVEMBRE -
BUDAPEST - SINALUNGA
Introduzione :
Nonostante il periodo non troppo
felice per viaggiare ( siamo ancora in
era Covid-19 ), decidiamo di prendersi una pausa con Elisa e di salire sulla
nostra compagna di viaggio ( roomster skoda ) per raggiungere l’Ungheria. Senza
tanta organizzazione precedente, decidiamo di partire la mattina della domenica
alle ore 5 circa per viaggiare tranquilli durante le prime ore della giornata. Ottima
scelta soprattutto per quanto riguarda il traffico. Prima di raggiungere la
capitale ungherese, ci fermiamo per una pausa pranzo lungo le rive del lago
Balaton e con la precisione a Balatonfenives, dove ci sgranchiamo le gambe
facendo un’ottima passeggiata lungo lago. Alle ore 15.30 della domenica
pomeriggio siamo a Budapest e con esattezza nel quartiere di Jozsefvaros, dove
alloggiamo quattro notti presso il - https://garden-house.worhot.com/
Trasporti.
I trasporti di Budapest non hanno
assolutamente nulla da invidiare alle più conosciute e grandi capitali d’Europa,
non c’è di che lamentarsi.
A Budapest si trova la seconda
Metropolitana più antica al mondo, preceduta solo da quella londinese e vanta 4
linee che coprono buona parte della città, mentre una fitta rete di autobus,
tram e filobus completano l’ottimo risultato. Per chi ama fare traversate in
fiume ci sono anche numerosi traghetti che fanno servizio pubblico e altri che forniscono
escursioni sul Danubio. Camminare rimane comunque per noi il modo migliore per
l’esplorazione della città ed utilizzeremo i trasporti solo in poche occasioni,
naturalmente per coprire gli spostamenti più lunghi.
I QUARTIERI NEL DETTAGLIO
Il quartiere in questione è stato il luogo di pernottamento della nostra
avventura ungherese. Un quartiere tranquillo, a pochi passi dal parco Matyas
ter e a 10 minuti di cammino dalla metro di János Pál pápa tér. Un ottimo luogo
anche per raggiungere la zona sud e il lungo fiume della città. Un tempo conosciuto come quartiere del
sesso, si percepiscono tra i vari caseggiati abbandonati la vita di periferia e
vite vissute a notte fonda. Una riqualificazione recente ha reso la zona molto
più tranquilla soprattutto lungo Rakoczi ut, tra piazza papa Giovanni paolo II,
e il Museo nazionale ungherese. Piccole viuzze poco illuminate e piazzette di
piccole dimensioni, invitano il viandante ad addentrarsi nel quartiere,
soffermandosi ad ammirare palazzi d’epoca tra un caffè e una birra locale.
Edifici di interesse particolare senza dubbio il museo nazionale, la biblioteca
Szabo Ervin e il mercato coperto di Rakoczi ter. Un ottimo luogo per uscire la
sera nel quartiere è senza dubbio Mikszath Kalman ter, dove un gruppetto di
caffetterie e bistro invitano ad una serata rilassante alla scoperta di
prelibatezze ungheresi
Questo quartiere, è senza dubbio il più commerciale
di tutti quelli visitati in città. E’ il classico luogo con bei palazzi d’epoca,
negozi di marche conosciute in tutto il mondo e una via principale pedonale
dove poter spendere qualche fiorino. Ma se ci si allontana dalla zona centrale
si può trovare anche qualcosa di interessante. Vaci utca, percorre il Belvaros
da sud a nord mentre ad ovest il Danubio continua la sua corsa verso sud. Da
segnalare in questo quartiere i due palazzi gemelli di Klotild, il Parisi Udvar
e uno dei mosaici art nouveau di estrema bellezza dedicato alla Nostra Signora
di Ungheria. La piazza di Verosmarty, situata a nord del quartiere è senza
dubbio un luogo ottimo per riposare un po e per chi ha nostalgia del passato e
di ottima pasticceria suggerisco una pausa alla pasticceria Gerbeaud, fondata
nel 1858. Dalla piazza, una pedonale raggiunge il lungofiume nei pressi di
Vigado ter dove è situato l’edificio romanico di squisita bellezza. Oggi ospita
concerti di musica classica e le statue della facciata, ricordano gli artisti
che sono passati di qua, da Wagner a Liszt. A pochi passi dalla piazza è facile
scorgere la piccola statua in bronzo della Principessina, che siede sulla
ringhiera della linea del tram 2.
LIPOTVAROS:
A nord di Belvaros si incontra la
città di Leopoldo, o Lipotvaros che ospita istituzioni di importanza nazionale.
Da piazza Szechenyi, una bellissima passeggiata lungo il fiume accompagna il
visitatore fino al maestoso palazzo del parlamento. Un edificio di ben 268
metri che si estende lungo la riva orientale del Danubio, ornato da ben 88
statue di governanti ungheresi e caratterizzato da simmetrie piene di
decorazioni floreali. Senza dubbio l’icona di Budapest. Ma prima di raggiungere
il Parlamento a pochi passi, sulla riva del fiume, non va persa assolutamente
la visita al memoriale dell’olocausto; una serie di scarpe adagiate sulla
sponda del fiume a ricordare le vittime gettate sul Danubio dalle Croci
Frecciate. Le scarpe ricordano che una volta uccisi, gli ebrei venivano privati
delle scarpe e poi gettati nel fiume. Lasciando il fiume in direzione del
centro si incontra invece il vecchio palazzo della tv e la Basilica di Santo
Stefano, un ottimo luogo per riposarsi un po' all’interno di un caffè. A pochi
passi dalla cattedrale Elizabeth sq. ospita la ruota panoramica e un vivace giardino dove un gruppo di
ragazzi si stanno godendo il pomeriggio sopra uno skateboard.
Motivo di interesse da queste parti è senza dubbio
il vecchio quartiere ebraico, uno dei ghetti più numerosi dell’Europa. Il
quartiere è caratterizza da piccoli giardini diroccati conosciuti con il nome
di Romkocsma, dove è di moda passare le serate tra vecchi edifici abbandonati. Ma
senza dubbio motivo di passaggio da queste parti è la visita alla Sinagoga di
Dohany utca. Conosciuta anche come Grande Sinagoga è senza dubbio uno degli
edifici più importanti di Pest, essendo la più grande d’Europa e seconda per
dimensioni in tutto il mondo, dopo quella di New York. Un edificio bizantino-moresco
che testimonia il patriottismo ungherese, grazie ai colori giallo, rosso e blu dei
mattoni; colori dello stemma di Budapest. A pochi passi dalla grande Sinagoga,
si trova invece la Sinagoga di Rumbach utca con la sua adiacente scuola
religiosa. Una serata a cena o in un Ruin Bar da queste parti è obbligatoria.
BUDA E IL VAR:
Adagiato sopra la sponda occidentale
del Danubio, il Var vanta una posizione strategica su tutta la capitale
ungherese. Al quartiere si accede semplicemente grazie alla metro M2 scendendo
alla stazione di Szell Kalman ter, centro di smistamento dei mezzi pubblici di
Buda. Con una piccola passeggiata in salita si giunge alla porta di Vienna da
dove si ha accesso al centro storico. Molto più ordinato e pulito delle zone
periferiche di Pest, il var vanta un sacco di luoghi da visitare e prendetevi
il tempo di gustarvele tutte. Tra gli edifici da segnalare senza dubbio la
Chiesa di Mattia con l’adiacente Bastione dei Pescatori, da dove si gode di una
vista spettacolare sull’ansa del Danubio e di Pest. Icona di Buda, il bastione
è un chiaro baluardo caratterizzato da saliscendi e scale a chiocciola che sono
sormontate da sette torri che ricordano una tenda. Sembra un quadro di Escher.
Come già menzionato, il panorama su Pest è indimenticabile ed evitate di pagare
il biglietto per salire alle terrazze superiori, visto che la vista dalle
terrazze inferiori non è assolutamente da meno. Un’altra visita interessante in
questa zona è senza dubbio quella che riguarda l’ospedale nella roccia; un
esmpio di gallerie scavate nella roccia che hanno visto negli anni diverse
occupazioni: da ospedale di guerra prima della seconda guerra mondiale a bunker atomico durante gli anni della
Guerra Fredda. Utilizzato nuovamente come ospedale durante i moti del ’56 fu
rifugio segreto dell’Armata Rossa in tempi ben sospetti. La parte sud del Var,
è invece occupata dal grandioso Palazzo Reale, in ristrutturazione durante la
nostra visita. Una passeggiata tra le alee esterne del palazzo sono comunque un ottimo
modo per ammirare la maestosità del Palazzo. Una breve Pausa nel cortile dei
Leoni e alla fontana di Mattia concludono la visita del quartiere. Un ascensore
ben indicato riporta lungofiume, nei pressi di Varkert Bazar.
FERENCVAROS:
Ferencvaros è il quartiere più
meridionale del centro di Pest ed era nato come luogo di accoglienza degli operai
verso la seconda metà dell’Ottocento. Non ha grossi motivi per essere visitato
se non per passare una piacevole serata in uno dei tanti bar nei pressi di
Corvin Setany oppure lungo le rive del Danubio, assaporando una delle magnifiche
birre artigianali. Inoltre, nei pressi del cinema Corvino, luogo da dove
partirono i giovani combattenti del ’56 contro i carrarmati russi, è possibile
ammirare una istallazione a ricordare i luoghi di ambientazione del classico
romanzo di Molnar; I Ragazzi della via Pal. Il Nerhu Park è invece un ottimo
luogo dove ammirare le rive del Danubio quando
oramai la notte è avanzata. Anche in questa zona sono tanti i Ruin Bar dove
poter passare una serata in compagnia di un’ottima birr artigianale ungherese.
VAROSLIGET:
Raggiungere questo parco è un tuffo
nel passato, grazie alla line M1 della metro di Budapest, conosciuta anche
come “ Metropolitana
del Millennio”. E’ datata 1896 e nel 2002 è stata inserita nella lista del
Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Il Parco del Varosliget ospita alcuni edifici
di rilevante importanza come senza dubbio il castello Vajdahunyad, con le sue
torri fiabesche che si innalzano sopra un isolotto del lago artificiale. A
seconda della stagione il lago viene utilizzato dagli sportivi più accaniti,
passando dal canottaggio al pattinaggio su ghiaccio. Un luogo ottimale per
passeggiare nel verde tra laghetti abitati da anatre e cigni. Senza dubbio però
il motivo principale per venire da queste parti è la visita alle stupende terme
di Szechenyi furdo.
I “FURDO” O BAGNI DI BUDAPEST
La città di Budapest è conosciuta
anche e soprattutto per le sue sorgenti di acqua calda e le sue terme racchiuse
in alcuni degli edifici più affascinanti della città. Non è facile scegliere quello
giusto, ma senza dubbio il bellissimo complesso ottocentesco che fa da teatro
alle Szechenyi Furdo, merita veramente il biglietto. Un complesso che vanta sedici
vasche differenti incastonate in un labirinto di acqua calda e fredda, bagni
turchi e saune e che culminano nelle tre ampie vasche esterne. Da queste parti
potete soffermarvi ad ammirare i locali che passano il tempo giocando a scacchi
mentre si godono gli effetti terapeutici delle acque termali. Ingresso
giornaliero con uso cabina circa 17€.
Dall’altra parte della città, sulla
riva opposta del Danubio si incontrano invece le Rudas Gyogyfurdo, forse il più
originale dei bagni di Budapest. Meno spettacolari degli
altri, sono comunque un luogo perfetto per rilassarsi un paio d’ore e
godere della vista che offre la piscina sulla terrazza del complesso. Il
tramonto sul Danubio durante un bagno rilassante rimarrà impresso per molto
tempo nei nostri occhi. Ingresso giornaliero con uso cabina circa 10€.
Un viaggio a Budapest non può
assolutamente non includere una visita ai famosi bagni. Ci sono circa 120
sorgenti termali nella città ungherese, spetta a voi scegliere la vostra
preferita.
I MERCATI DI BUDAPEST
Nonostante i tempi siano cambiati e le
botteghe artigianali hanno oramai lasciato il posto alle catene di negozi
mondiali, ci sono ancora delle perle da scoprire tra i vari quartieri
cittadini. Il Mercato per eccellenza è senza dubbio il Mercato centrale,
situato ai margini settentrionali di Ferencvaros nei pressi del ponte della Libertà.
E’ senza dubbio il più grosso mercato coperto cittadino ed offre ottimi banchi
di frutta e verdura, carni e pesce ma soprattutto articoli da regalo per i
turisti. Struttura affascinante ma con carattere poco genuino.
Un altro storico mercato è quello che si trova a Rakoczi ter, alle spalle dell’ingresso metropolitano; un altro esempio di antica struttura restaurata e luogo d’incontro delle persone del luogo. Più genuino e meno turistico del Mercato centrale. Ottimi acquisti di formaggi artigianali.
Dall’altro lato del fiume, nei pressi del Var si trova
invece il mercato di Fèny utca che è sopravvissuto al trasferimento in chiave
moderna. Come quello di Rakoczi, è frequentato dalle persone del luogo e le
botteghe artigianali sopravvivono a quelle del turismo. Un ottimo luogo per
iniziare la giornata con un buon caffè, prima di salire al Var.
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