VIAGGIO IN CAMBOGIA
08 GENNAIO 2019 --- 07 FEBBRAIO 2019
Visto: Per il visto cambogiano non vi sono troppi problemi.
Noi lo abbiamo fatto on-line dalla Tailandia mentre eravamo ospiti di un’amica
a Mae Sot, al confine nord occidentale con il Myanmar. Il costo del visto on-line
al momento della nostra visita era di $USA 35. Una volta giunti alla frontiera
cambogiana, non c’è stato nessun problema se non quello di pagare un ulteriore
dollaro per il controllo della temperatura (la solita fregatura x turisti). C’è
da dire che il confine terrestre tra Tailandia e Cambogia tra le province di
Trat e Koh Kong è poco affollata e tutte le procedure di frontiera sono
risultate velocissime.
Cambio: In Cambogia
viene utilizzata la moneta locale come il Dollaro Americana senza nessuna
distinzione, sia in città che nei villaggi più sperduti. Esiste un cambio fisso
che difficilmente subisce variazioni e il rapporto tra le due monete è di 1
Dollaro a 4.000 Riel. All’inizio può essere complicato, ma dopo pochi giorni si
utilizzano le due monete senza difficoltà contemporaneamente. Puoi tranquillamente
pagare metà in Riel e metà in dollari in qualsiasi negozio, bar o hotel. In
quasi tutti gli ATM si possono ritirare solo dollari americani
Sicurezza: La Cambogia è un Paese molto
sicuro, non ci siamo sentiti in pericolo, neppure nella capitale Phnom Phen .
Abbiamo viaggiato di notte, arrivando anche in ore assurde nel bel mezzo della
notte ma non abbiamo mai percepito il minimo pericolo.
Trasporti: I trasporti in Cambogia, soprattutto nelle aree remote
sono organizzati in maniera quasi PRIVATA. Intendo dire che in molte cittadine
non esistono delle vere e proprie stazione dei bus, ma delle agenzie di
viaggio, dove appunti il nome e puoi farti venire a prendere in hotel. Il
costo dei viaggi è molto basso, dal confine tailandese alla capitale si paga
circa 10$ mentre per spostarsi nei vari villaggi del Ratanakiri o del
Moldulkiri abbiamo optato per noleggio scooter. Anche sui monti cardamomo, nel
villaggio di Chi Pat ci siamo spostati con bici, moto e kayak. Per visitare i
templi di Angkor, abbiamo invece optato per la soluzione più comoda, 3 giorni
di Tuk Tuk al costo di 50$USA.
Internet: Oramai internet è diffusissimo in tutto il Paese. Nella
capitale e nei ristoranti delle
cittadine il Wi-fi è sempre presente. L’unico luogo dove non era presente la
connessione era il villaggio Chi Pat sui monti Cardamomo.
Cibo : La scoperta culinaria della
Cambogia, per noi è stata la baguette francese. Dopo 2 mesi di Asia, alla prima
vista del pane, ci si sono illuminati gli occhi. Credo che almeno un pasto al
giorno abbia compreso questo alimento, che ogni giorno veniva accompagnato da
varie verdure o carne. Poi, come al solito, curry soap a volontà e noodles.
Clima : Clima perfetto con giornate calde tutto il periodo del viaggio. Non ha mai piovuto e le notti non sono mai risultate nè fredde nè troppo calde.
Gente: Utilizzando spesso Home stay,
in giro per il Paese, è stato molto bello entrare in contatto con le comunità
del luogo, soprattutto a Chi Pat e nel Ratanakiri. Non abbiamo avuto grossi
inconvenienti con la gente, anche se spesso, nell’ambito dei trasporti qualcuno
ha cercato di guadagnare qualche dollaro in più. Basta mettere da parte i
nostri soliti pregiudizi e sorridere alla sorridente gente cambogiana.
Un sorriso salvò Tiziano Terzani alla fucilazione dai Khmer Rossi. Sorridere è il passaporto universale del mondo. Haribol!
RispondiEliminaEstratto da Fantasmi: dispacci dalla cambogia
RispondiEliminaUno dei grandi libri di Tiziano