mercoledì 10 giugno 2020

FILIPPINE : INFO

FILIPPINE
56 giorni nell'arcipelago filippino
               
       




Visto: Il visto delle Filippine per i canonici 28 giorni non è richiesto per i viaggiatori italiani, ma per poter rimanere nel Paese più di quattro settimane è necessario richiedere il visto all’Ambasciata Filippina di riferimento. Nel nostro caso abbiamo contattato il consolato di Firenze che ci ha aiutato con il visto. E’ sorto però subito un problema, il visto fino a 59gg del valore di circa 50Euro non era possibile richiederlo prima di tre mesi dall’Ingresso nel Paese. Quindi nel nostro caso, visto che abbiamo viaggiato per 3 mesi prima di entrare nelle Filippine, abbiamo optato per la semplicissima opzione di estendere il visto turistico in loco. Grazie al sito ufficiale ( www.immigration.gov.ph/66-contacts ) abbiamo individuato l’ufficio più opportuno dove poter estendere il nostro visto. Da Urbiztondo, abbiamo raggiunto San Fernando e il Poro Point dove abbiamo esteso in meno di 15 minuti il nostro visto fino a 59 giorni. Efficientissimi e gentilissimi. Costo dell’estensione 52€ in contanti filippini. 


Cambio e costi:  Al momento del nostro viaggio ( Febbraio – Marzo 2019 )il cambio si attestava intorno ai 56 Pesos Filippino  per un euro. Viaggiando per un lungo periodo abbiamo sempre ritirato agli ATM. Se pensate di uscire un po' dai circuiti turistici, meglio portarsi dietro un po' più di contanti, soprattutto nelle isole più remote. Nell’isola di Romblon abbiamo avuto un po' di problemi per il ritiro. Da ricordarsi che non si possono ritirare più di 10.000 pesos per volta che corrispondono all’incirca a 180€. Le Filippine potrebbero sembrare più costose dei Paesi asiatici limitrofi, ma con la giusta accortezza si può viaggiare comodamente con un budget giornaliero inferiore ai 25€ giornalieri. 


Sicurezza: Le Filippine sono un Paese sicuro, non ci siamo sentiti in pericolo, neppure nella capitale Manila. Ci avevano descritto la capitale come una delle città più pericolose dell’Asia ma noi fortunatamente non abbiamo percepito tutta questa insicurezza. Abbiamo visitato quartieri della città anche con fama di essere pericolosi, ma anche in questo caso non abbiamo avuto problemi. Da stare attenti sicuramente nei mercati affollati di Quiapo e Divisoria. Zona Cubao molto affollata e con molto traffico. Attraversare le strade rimane come da tutte le parti un grosso problema.





Trasporti: All’inizio c’è da capire un po' come funziona il trasporto pubblico filippino, ma poi una volta abituati è veramente facilissimo. A Manila non ci sono delle stazioni vere e proprie, ma garage delle varie compagnie, ognuna delle quali serve zone differenti del Paese. Basta individuare la propria compagnia ed il gioco è fatto. A Cubao comunque i Garage sono uno accanto all’altro e quindi non è difficile trovare quello giusto. A Pasay City invece, nei pressi di EDSA Metro Station, si trovano i bus che fanno la spola con l’aeroporto Internazionale di Manila. In giro per il Paese ci si sposta tranquillamente in autobus e tra le localita più piccole con i classici Jeepney. Nella cordigliera spesso si può salire sul tetto di queste jeep stile americano dove basta un semplice Para per avvisare l’autista che si vuole scendere. Prendere un Jeepney da Pasay a Divisoria e attraversare Manila  è un’esperienza indimenticabile.


Internet: Oramai internet è diffusissimo in tutto il Paese. Nei villaggi della Cordigliera meno turistici come Kyangan, Mainit o Maligcong, dove abbiamo soggiornato per una settimana internet era inesistente. Anche nell’isola di Romblon era molto scarso e solo nei ristoranti turistici. Nell’isola di Cobrador e in alcune zone di Mindoro anche in questo caso era inesistente. Nelle città e nei ristoranti delle cittadine invece il Wi-Fi è quasi sempre presente. Per evitare qualsiasi problema abbiamo aquistato una scheda telefonica al prezzo di 7€ tutto compreso. 


Lingua: Ciò che più ci ha sorpreso arrivando nell’arcipelago filippino, è stata la possibilità di comunicare in inglese con quasi tutte le persone che abbiamo incontrato. I giovani filippini parlano inglese meglio di me sicuramente e le persone più adulte hanno comunque un vocabolario sufficiente per poter intraprendere una conversazione. Dopo 3 mesi in sud-est asiatico è stata una vera sorpresa. Anche le comunità più isolate, come per esempio i Mangyan di MIndoro o gli Ifugao di North Luzon, non hanno grossi problemi nel parlare in Inglese. Un’altra bellissima sorpresa è il fatto che nella lingua Tagalog ( la lingua ufficiale ) ci sono tante parole in spagnolo, dovuto alla colonizzazione da parte degli iberici. Quindi i numeri al mercato vengono utilizzati quelli spagnoli per abbreviare la conversazione mentre altre parole sono usate comunemente nel linguaggio locale.





Cibo : Troppa carne !!! Dopo Myanmar Tailandia e Cambogia, abbiamo trovato una cucina molto grassa e a base di molta carne. Non per questo meno buona, ma sicuramente molto più pesante. Per fortuna ce la siamo cavata molto bene con il pesce e la frutta. Le tipiche Carinderie sono state il nostro pane quotidiano, con piatti a base di riso e l’aggiunta di altri ingredienti. La giornata tipica di un filippino non può iniziare con i classici longanisa (salsiccia), tocino (pancetta),beff tapa (carne bovina marinata), o il classico TAPSILOG, una forma contratta per dire tapa + sinangang + itlog. Una bella e sostanziosa colazione a base di carne bovina, riso e uovo. Il mio piatto preferito rimane il Lapu-lapu, cernia cotta in tutte le salse che ho mangiato dal primo all’ultimo giorno che ho messo piede a Romblon. Sfortunatamente, molti filippini sono affezionati dei Fast food, in particolar modo del Jollibee, la versione filippina del classico McDonald’s. 





Clima : Visitare le Filippine  nel periodo invernale (Febbraio Marzo), significa giornate luminose e con molto sole, con assenza quasi totale di pioggia. il periodo migliore, sembra essere quello compreso tra i mesi di Marzo e Maggio, ma anche Febbraio nel nostro caso è stato un ottimo mese. Nei primi giorni di Febbraio le isole di Siargao e Mindanao sono state colpite da un tifone, mentre durante tutta la nostra permanenza nell’arcipelago abbiamo sentito un paio di terremoti che non sono assolutamente rari da queste parti. Il più forte lo abbiamo percepito a nordovest di Mindoro dove c’è stata una scossa di magnitudo 5.4 con epicentro Abra de Ilog. Noi ci trovavamo giusto a 80 km dell’epicentro.

Gente: La gente cordialissima e gentile. Abbiamo avuto la fortuna di condividere per 4 giorni la casa di una famiglia filippina che ci hanno accolto come dei figli. Per questa esperienza ringraziamo il nostro amico Ivan di www.ilgraffiodelviaggiatore.blogspot.com. Per il resto, è stato un piacere conoscere un popolo totalmente differente dagli altri incontrati in Asia. Amanti del Basket e del mare sono un must durante un viaggio nel Paese dalle 7.700 isole.







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4 commenti:

  1. Ciao Roby certo che il 90% dei viaggiatori non ci metterai mai piedi a Divisoria, con Tondo e Binondo i quartieri più malfamati. Bravo perché a Divisoria gira tutto il mercato cinese e tutti i commercianti si riforniscono da loro, è un vero e proprio pezzo di vita di Maynila. Nella sezione internet scrivi Mindanao, sicuramente volevi scrivere Mindoro. Non capisco perché mi ringrazi, ma non devi assolutamente perché l'esperienza che avete vissuto in famiglia è solo merito vostro. Filippine, un Paese dove non si finisce mai di scoprire e per questo ce lo teniamo gelosamente segreto.

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    1. Corretto, volevo scrivere Mindoro.
      Ti tingrazio perchè mi hai dato la possibilità di conoscere la tua famiglia filippina.
      La decisione di andarci è stata la nostra però senza il tuo contatto non avremmo potuto fare quell'esperienza.

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  2. anzi sono io che vi ringrazio per aver preparato e cucinato gli gnocchi...

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